BLOG IN PAUSA

Cari lettori, mi scuso con tutti voi... da un po' di tempo mi sono presa una pausa per maternità che dura da qualche anno... Con piacere scopro ogni giorno che visitate ancora il blog e leggete i molti post di approfondimento sugli argomenti che riguardano Tatiana e Alexander.. appena i miei figli mi lasceranno un po' di respiro tornerò a scrivere e a raccontarvi di tutto quello che il mondo di Tania e Shura ha saputo regalarmi negli anni e di come continuano ancora oggi a farmi battere il cuore...facendomi l'occhiolino dalla libreria ogni volta che ci passo davanti!! per qualsiasi cosa scrivetemi una mail e cercherò di rispondervi. Creme Brulee

martedì 23 novembre 2010

LE RAGAZZE DELL'EST

Come sapete sto cercando di dedicare un po' di tempo per conoscere meglio il mondo russo e soprattutto la vita delle donne in Russia.

I post dedicati a questi argomenti:

Oggi voglio condividere con voi UNA CANZONE molto molto bella e intensa che mi ha segnalato Lena:

"Ciao Crème, ho letto il tuo post sulle donne in Russia e mi è venuta in mente una canzone di Claudio Baglioni che parla proprio di loro. Baglioni negli anni 70 ha fatto una tournè in Polonia e Russia, ha fatto una canzone ispirato dalle figure di donne che ha visto in quel periodo."


LE RAGAZZE DELL'EST
Nei mattini pallidi appena imburrati di foschia 

risatine come monete soffiate nei caffè 

facce ingenue appena truccate di tenera euforia 
occhi chiari, laghi gemelli, occhi dolci amari 
io le ho viste 
fra cemento e cupole d'oro che il vento spazza via 
sotto pensiline che aspettano il sole e il loro tram 
coprirsi il cuore in mezzo a sandali e vecchie 
camicie fantasia 


e qualcuno solo e ubriaco che vomita sul mondo. 
io le ho viste portare fiori e poi fuggire via 
e provare a dire qualcosa in un italiano strano 
io le ho viste coi capelli di sabbia 
raccolti nei foulards 
e un dolore nuovo e lontano tenuto per la mano 
io le ho viste che cantavano nei giorni brevi di un'idea 
e gomiti e amicizie intrecciati per una strada 
io le ho viste stringere le lacrime di una primavera 
che non venne mai 
volo di cicogne con ali di cera 
ancora io le ho viste 
far la fila con impazienza davanti ai gelatai 
quando il cielo stufo d'inverno promette un po' di più.
piccole regine fra statue di eroi e di operai 
lievi spine d'ansia nei petti rotondi e bianchi 
io le ho viste 
eccitate buffe e sudate per la felicità 
negli alberghi dove si balla gridare l'allegria 
e bere birra e chiudere di fuori la solita neve e la realtà 
e ballare alcune tra loro e ballare e poi ballare 
le ho viste nelle sere quando son chiuse le fabbriche e le vie 
sulle labbra vaghi sorrisi di attesa e chissà che 
scrivere sui vetri ghiacciati le loro fantasie 
povere belle donne innamorate d'amore e della vita 
le ragazze dell'est 


ECCO IL VIDEO 

a me piace molto!
ringrazio ancora Lena e invito tutti voi a condividere con il blog tutte le vostre emozioni, creazioni e pensieri.

8 commenti:

Lena ha detto...

Grazie di averla messa, è una canzone molto malinconica,non so se possa piacere. Baglioni ha sempre amato le donne. fa canzoni che assomigliano a fotografie e sono molto poetiche,con testi bellissimi, io sono cresciuta con quelle vecchie, quelle nuove hanno uno stile diverso, sempre più poetico.
Negli anni 70 c'era ancora il comunismo, perciò la condizione era molto simile a quella descritta nel cavaliere, appartamenti in comune, molto alcolismo e violenza familiare. Anche adesso la situazione non è molto buona, c'è povertà. Ma conoscendo persone sia russe che polacche posso dire che il concetto di innamorate d'amore e della vita e per la vita è verissimo. Ci vuole tantissima forza a cambiare paese e tentare di cambiare le cose, bisogna sapere come cavarsela.Ricordo una ragazza russa bellissima che accudiva in ospedale una persona a cui volevo molto bene, mi colpiva il modo in cui mescolava il formaggino nella minestrina e il modo in cui imboccava questa persona perchè era estremamente dolce e materno, poi ho scoperto che aveva 24 anni, era vedova e aveva una figlia di 5 anni rimasta nel suo paese.Mi ha colpito tantissimo la forza di questa donna e la durezza a cui era sottoposta già così giovane.Ho capito che mescolava la pappa per la sua bambina lontana.

orbeli ha detto...

Bellissima...una poesia cantata!Sai che nn l'avevo mai sentita?!??! Grazie Lena...
Meravigliose anche le tue parole!

Anonimo ha detto...

veramente evocativa!!grazie per avercela fatta conoscere!

solstiziodestate ha detto...

ero io su...

Jaja ha detto...

E' stupenda..non riesco a non pensare alla piccola tatia leggendola..

Taty ha detto...

è Lei è Tatia!!!
cmq.. cm al solito Baglioni regala emozioni spledide... **
e forse, le ragazze dell est di cui canta Baglioni, sono innamorate della vita perchè avendo avuto una vita più dura, durante il comunismo, hanno saputo apprezzare di più le piccole cose della vita, che forse a noi sembrano scontate.
e forse dovremmo imparare a loro, che nonostante tutto non si abbattono e anzi riescono sempre a donare un sorriso e ad amare.

Jomax ha detto...

La moglie di mio padre è ucraina e lei è proprio così, questa canzone me la ricorda moltissimo; ed evoca anche molto bene le atmosfere di quei luoghi.

"Le ho viste far la fila con impazienza davanti ai gelatai quando il cielo stufo d'inverno promette un po' di più", questa è proprio Tatia!

Crème Brulée ha detto...

E' una canzone molto bella per questo ho voluto inserirla nel blog.

:) grazie ancora a Lena per averla segnalata.

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consiglio fantasy: ROBERT JORDAN

"La Ruota del tempo gira e le Epoche si susseguono, lasciando ricordi che divengono leggenda;
la leggenda sbiadisce nel mito, ma anche il mito è ormai dimenticato, quando ritorna l'Epoca che lo vide nascere.
In un'Epoca chiamata da alcuni Epoca Terza, un'Epoca ancora a venire, un'Epoca da gran tempo trascorsa, il vento si alzò fra le colline.
Il vento non era l'inizio
Non c'è inizio né fine, al girare della Ruota del Tempo.Ma fu comunque un inizio."
La Ruota del Tempo - L'Occhio del mondo