BLOG IN PAUSA

Cari lettori, mi scuso con tutti voi... da un po' di tempo mi sono presa una pausa per maternità che dura da qualche anno... Con piacere scopro ogni giorno che visitate ancora il blog e leggete i molti post di approfondimento sugli argomenti che riguardano Tatiana e Alexander.. appena i miei figli mi lasceranno un po' di respiro tornerò a scrivere e a raccontarvi di tutto quello che il mondo di Tania e Shura ha saputo regalarmi negli anni e di come continuano ancora oggi a farmi battere il cuore...facendomi l'occhiolino dalla libreria ogni volta che ci passo davanti!! per qualsiasi cosa scrivetemi una mail e cercherò di rispondervi. Creme Brulee

domenica 10 gennaio 2010

ESSERE DONNA IN RUSSIA 1

Iniziamo il 2010 con una serie di interventi dedicati
alle donne in Russia.


Noi attraverso i libri di Paullina conosciamo la realtà della guerra e la difficile condizione delle donne durante questo periodo storico. 

Ma mi sono sempre chiesta come si vive in Russia in quest'era moderna!!!!

E così cercando qua e la su internet ecco ho trovato alcune notizie curiose e ho deciso di dedicare una serie di post alle donne. 
Questi saranno gli argomenti:

-i diritti delle donne
-le giovani donne russe (devushakas)
-le donne di mezza età (zhenshchiny)
-le donne anziane (babushkas)
-le spose russe

iniziamo!!!! 



Notizie Interessanti sulle Donne Russe e i Diritti Umani per le Donne in Russia


LE DONNE e IL LAVORO

Le donne compongono il 46,9% della forza lavoro in Russia. 
La maggiore concentrazione di donne che lavorano si ha 
nel settore sanità (85%), 
nell’istruzione (81%),  
nel credito e finanza (78%),  
nell’informazione e nella contabilità (75%), 
mentre la percentuale più bassa si registra nel campo dell’industria edilizia (22%).

Come ai tempi dell’Unione Sovietica la maggioranza della popolazione lavoratrice femminile è "intrappolata” nei settori a basso salario, medicina, istruzione, impiegatizio. 

Il principio della stessa paga per lo stesso lavoro è contemplato dalla costituzione ma gli uomini abbondano nelle posizioni lavorative più importanti e dominano tra gli esperti ben pagati. Succede così che in media il salario di un uomo è maggiore di quello di una donna, e tale divario sembra addirittura crescere col tempo.

Ci sono leggi di tutela che proibiscono alle donne di svolgere lavori troppo duri, come quelli che implicano il trasporto di pesi, o un orario notturno. 
Tuttavia incontrerete molte donne che prestano servizio in negozi o all’interno delle stazioni del metro dopo la mezzanotte: la legge prevede contratti “a breve termine” per tali servizi. 
Alle donne in stato di gravidanza o con bambini tra gli 1 e i 3 anni è severamente vietato il lavoro notturno. 
Quando una donna in stato interessante lascia il lavoro per procedere al parto e poi badare al neonato, la legge stabilisce “un periodo di 3 anni di pausa maternità retribuita”. 
Questo porta alla discriminazione di moltissime donne al momento dell’assunzione.

Le donne contribuiscono con il 45% alla disoccupazione. 
Molte di loro hanno perso i loro lavori dopo la fine dell’Unione Sovietica. 
Anche, come del resto molti uomini, alcune donne con grado di istruzione elevato hanno abbandonato da sole le loro occupazioni (per mancanza di una retribuzione idonea) e li hanno sostituiti con lavori dove i loro potenziali non sono sfruttati. 
Alcune hanno smesso di lavorare e deciso di restare a casa, altre si sono date all’alcolismo.

L’età pensionabile è 55 anni per le donne e 60 per gli uomini. 
Purtroppo le pensione statali consistono solitamente di 1500 rubli al mese (50$) il che permette a malapena di mangiare. 
Di conseguenza molte donne anziane ricercano piccoli lavoretti per guadagnare qualche soldo extra.


LE DONNE e IL MATRIMONIO

L’età minima prevista dalla legge per uomini e donne è di 18 anni, ma sotto specifiche circostanze è permesso alle ragazze di sposarsi a 16 anni.

La proprietà immobiliare acquisita dagli sposi durante il matrimonio è in comune, a meno che tra loro non intercorrano accordi differenti.

Gli sposi possono dividersi i propri cognomi successivamente al matrimonio. 
Il marito può prendere il cognome della moglie e viceversa. 
Il cognome maschile acquisisce valenza femminile attraverso l’aggiunta del suffisso –a: 
per esempio se il marito si chiama Smirnof, la donna può cambiare il suo cognome in Smirnova. 

Gli sposi possono anche scegliere i mantenere i propri cognomi originali.

In caso di divorzio gli eventuali cognomi presi durante il matrimonio possono essere mantenuti o si può scegliere di recuperare gli originali. 
In Russia ai bambini è solito dare un nome e un patronimico (derivante dal nome del padre). Ad esempio il padre di Anna si chiama Petr Pushkin e lei prenderà l’identità di Anna Petrovna Pushkina. Le persone usano molto più spesso i loro patronimici rispetto ai cognomi in occasione di presentazioni ufficiali.


LE DONNE e I CONTRACCETTIVI 

Contraccettivi e ormoni contenenti rimedi sono relativamente costosi in Russia dato che la busta paga media è di 1500 rubli (54$) e un preservativo ne costa circa 9 (0,3$). 
Le pillole vanno dai 50 ai 300 rubli (1,8$ - 10 $).

In Russia l’aborto rimane ancora il metodo principale per il controllo delle nascite. L’aborto è consentito dalla legge sotto certe circostanze: in caso la donna lo richieda entro le 12 settimane dall’inizio della gravidanza, entro 22 settimane se sussistono le condizioni sotto le quali la gravidanza, il parto e la crescita del bambino, divenissero insostenibili, in qualunque momento qualora nel proseguimento della gravidanza si riscontrassero cause di potenziale malattia per la madre o il bambino stesso.

Il tasso di aborti in Russia è tra i più alti al mondo. Per ogni 100 nascite si contano 200 aborti.

A causa della mancanza di fondi nel settore della sanità non è sempre possibile per una donna che liberamente desidera di abortire, ottenerlo gratuitamente. Un aborto costa 5$ nelle regioni rurali e 50$ a Mosca.

I programmi di family planning sono entrati in vigore tra il 1992 e il 1996 diminuendo la percentuale di aborti del 25%. Ma negli anni a seguire ci sono stati meno fondi (o nessun fondo) a disposizione, questo principalmente per via della pressione esercitata dai gruppi religiosi. La percentuale di aborti è quindi nuovamente salita. 
I programmi di educazione sessuale sono in vigore dal 1996 nelle scuole di Mosca e San Pietroburgo, ma non in tutte.


Come potete vedere ci sono alcune somiglianze ma anche differenze rispetto l'Italia, vi ricordo però che la Russia è tanto grande, è un misto di popoli e di culture...e non sempre si può generalizzare... a voi  ora la parola nei commenti!!! 


Fonte: waytorussia.net

7 commenti:

Anonimo ha detto...

wow!!!interessantissimo!!!!mi piace conoscere le culture degli altri paesi!!!!cmq io ho una compagna di classe che è moldava e sa un po' di cose sulla russia....infatti quado ho letto il cavaliere mi chiedevo come mai Tatiana di cognome faceva Metanova e il padre o il fratello Metanov...poi ho chiesto a lei e mi ha spiegato un po'la storia dei cognomi!!!!!cmq davvero bello!!!!!scusate se mi sono dilungata!!baci Ele18 cullen

Taty ha detto...

Sinceramente non vorrei essere donna in russia... nn fa x me... no no... xò qnt aborti... ma se i preservativi costano troppo.. il governo mah... nn parlo...
io in russia c sono stata.. tutte le donne portano i tacchi!!! ke fanno un rumore qnd camminano sti tacchi... una cosa buffa la trovo... ;)
l' unica donna russa ke mi sarebbe piaciuto essere è tania... ;) ovviamente... ;)
baci8

Klay ha detto...

Buonasera a tutti.. sono nuova qui in giro...Cmq molto interessante questo post sulla condizione della donna in russia...Mi hanno impressionata molto il numero di aborti e i prezzi dei contraccetivi..Molto interessante anche la storia dei cognomi al femminile che viene aggiunta una-a alla fine...da quando ho letto il cavaliere d'inverno e i suoi seguiti sono molto curiosa di sapere di più sulla cultura russa ma anche su quella americana del dopoguerra... Complimenti per il blog Crème e alla prossima!!Ciaooo

Coco ha detto...

Che post interessante! brava Crème!

DeeDee ha detto...

Braa creme a fare qst post..ci voleva proprio un po' di cultura russa,anche se qst e' po' cattiva.Quello k mi ha colpito di piu' e' stato il salario bassissimo,nn parliamo della pensione poi......e il fatto k le donne lavora di piu' e restano anche a casa di meno x le gravidanze (se ho capito bn :))e' una vegogna!!
i parti sn numerosissimi,accidenti...mah x me ora k hai detto cm e' la vera russia x le done, nn provo piu' cosi tanto fascino... :(
bacioni
ciao

Crème Brulée ha detto...

Quando ho letto per la prima volta il cavaliere d'inverno subito mi sono appassionata alla storia della Russia. E mi è piaciuto molto che Paullina è stata molto realistica a raccontare la vita durante la guerra.

taty...i tacchi?????
:)
hai ragione l'unica donna russa che mi sarebbe piaciuto essere è tania!!

ciao Kla!
benvenuta!
grazie grazie! presto ci saranno altri post! :)

Il fascino della Russia deriva da Tania e Shura..andare li per assaporare ogni istante del libro, viverre attraverso gli occhi di Tania che cammina nel giardino d'estate con Alexander..
ma poi si torna a casuccia nostra!!
;)

Taty ha detto...

sì sì i tacchi rompi orecchie... ;) ke nervi al ricordo... ;) tania è la mia eroina... ;) coraggiosa fino in fondo...
ma la vera donna russa è Naira michailovna... ahhaha ke tipa...

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